
Grazie al sostegno di privati ed aziende possiamo realizzare tanti progetti. Alcuni scelgono di sostenere la formazione dei volontari ABIO, così importante per realizzare un servizio di volontariato ABIO qualificato nelle pediatrie; altri la realizzazione di ambienti a misura di bambino; altri ancora la diffusione delle nostre campagne, consentendo così di sensibilizzare un vasto pubblico sulle tematiche del bambino in ospedale.
Il nostro ringraziamento va indistintamente a tutti, perché anche il più piccolo gesto è importante.
Ci auguriamo di poter contare sempre sulla disponibilità e sul sostegno di tutti coloro che credono nei nostri obiettivi per poter realizzare ovunque, insieme, un ospedale a misura di bambino.
In particolare, per quanto riguarda le aziende che negli ultimi anni hanno sostenuto i nostri progetti, desideriamo ringraziare:
A1 LIFE S.p.A.
A1 Life S.p.A., azienda di intermediazione indipendente che si occupa di consulenza assicurativa e previdenziale, sostiene ABIO, in collaborazione con Alessandro Costacurta, promuovendo l'attività dell'associazione all'interno della propria rete aziendale e attraverso donazioni periodiche a sostegno della sua attività istituzionale.
BANCO POPOLARE
Da diversi anni collabora con Fondazione ABIO e alcune Associazioni nell'iniziativa Banco Natale, offrendo uno spazio per promuovere la sua attività, una donazione di giocattoli e mettendo a disposizione un contributo per un corso di formazione permanente rivolto ai volontari responsabili delle Associazioni ABIO.
BARILLA
Tra il 2010 e il 2012 l'evento Casa Barilla ha coinvolto le città italiane. Il contributo offerto dai partecipanti per l'ingresso alla struttura è stato utilizzato a sostegno dei progetti locali delle Associazioni ABIO delle città coinvolte e alla costituzione di nuovi gruppi ABIO. In ogni tappa all'interno della struttura è stato dato spazio ai volontari per sensibilizzare i partecipanti.
B&G
B&G, azienda specializzata nella distribuzione di detergenti concentrati, ha scelto a partire dal 2015 di sostenere i nostri progetti tramite la linea di prodotti Quick Clean e di promuovere il nome di ABIO sul territorio nazionale.
ETM
ETM Spa, azienda leader nel settore delle bomboniere, da molti anni ha scelto di sostenere i nostri progetti legati al gioco. La sua collezione "Bomboniere Quadrifoglio®" è dedicata a Fondazione ABIO.
GIUNTI AL PUNTO LIBRERIE
Dal 1 al 31 agosto 2011 le 160 librerie del Gruppo hanno invitato i loro clienti ad acquistare un libro per i bambini ricoverati nei reparti di pediatria della propria città. In tutta Italia sono stati donati 113.885 libri. Le Associazioni ABIO attive nelle città in cui è presente una libreria hanno avuto a disposizione uno spazio in cui raccontare la propria attività.
GRUPPO BRACCO
Nel 2014 e 2015 con il suo contributo il Gruppo Bracco ha consentito la realizzazione dei Laboratori creativi secondo il Metodo Bruno Munari® in diversi reparti di pediatria in cui sono presenti i volontari ABIO.
GULLIVER STORE
L'azienda promuoverà per l'anno scolastico 2017-2018 la campagna "Leggi e... Regala un Sorriso ad ABIO", che prevede un sostegno ai progetti di Fondazione ABIO legato alla promozione dei libri presso gli istituti scolastici di tutta Italia.
HILTI
Una collaborazione pluriennale ha consentito la realizzazione di una sala gioco a Reggio Calabria e il supporto a due corsi di formazione per rinsaldare il servizio dei volontari ABIO in pediatria. Sono previsti nuovi interventi sul territorio. I dipendenti hanno donato giocattoli nuovi ad alcune Associazioni ABIO e partecipato alle feste di Natale e Carnevale organizzate nei reparti.
KONE
Ogni anno l'azienda invita i propri collaboratori a partecipare ad una indagine globale sulla soddisfazione del personale; per ogni questionario compilato KONE destina due euro a favore di ABIO.
MÖLNLYCKE
Nel corso del 2012 l'azienda Mölnlycke Health Care, nell'ambito del "Progetto Beneficenza - La tua idea", ha presentato ai propri dipendenti l'attività del Movimento ABIO e proposto per il mese di giugno un'attività di payroll giving.
NECTAR ITALIA
Prosegue la possibilità per i clienti del programma fedeltà Nectar di utilizzare i propri punti per contribuire all'acquisto di nuovi Kit da Disegno.
P&G
Continua la collaborazione pluriennale per cui P&G, anche grazie ad una serie di iniziative che hanno coinvolto i dipendenti, ha voluto sostenere l'apertura di nuove Associazioni ABIO e finanziare il percorso di Certificazione per diversi ospedali.
PIZZARDI EDITORE
La Casa Editrice prosegue l'impegno iniziato nel 2010 regalando migliaia di album della collezione Amici Cucciolotti e circa 500.000 bustine di figurine alle Associazioni ABIO. Inoltre attraverso i propri album contribuisce alla diffusione del messaggio di ABIO.
PROGETTO TRAVEL SOLIDALE
ABIO è tra le Onlus beneficiarie di Luna di Miele Solidale®. Sul sito dedicato gli sposi possono scegliere tra diverse proposte di viaggio e, senza costi aggiuntivi, sostenere i progetti di Fondazione ABIO Italia.
SFERA EDITORE
La pluriennale collaborazione ha reso possibili diverse iniziative, tra cui il sostegno al Progetto per la donazione di poltrone letto così che i genitori possano stare anche in reparto a fianco dei loro figli di notte in maniera confortevole.
Nel 2010 Fondazione ABIO è beneficiaria della campagna Trenta Ore per la Vita con il progetto "Il compito di prendersi cura", che ha consentito interventi sui tre reparti pediatrici degli ospedali San Carlo di Milano, Belcolle di Viterbo e Policlinico Paolo Giaccone di Palermo.
La campagna è stata promossa sulle reti Rai, oltre che durante i tantissimi eventi organizzati dalle Associazioni ABIO. Rappresentazioni teatrali, feste di piazza, concerti: tra aprile e settembre, in tutta Italia, l'entusiasmo dei volontari ha coinvolto tutti in una grande maratona di solidarietà.
Lorella Cuccarini, testimone e fondatrice di Trenta Ore per la Vita, ha raccontato così la scelta di sostenere ABIO: "Anche quest'anno porto in video la mia testimonianza come madre: nella scorsa edizione ho conosciuto tante donne africane sieropositive in stato di gravidanza; quest'anno sarò al fianco di tante donne italiane che vivono l'incubo di un figlio ricoverato in ospedale. La malattia di un bambino colpisce un'intera famiglia. In modo particolare la mamma che spesso deve dividersi tra il figlio ricoverato e gli altri che rimangono a casa. Con tante questioni pratiche da risolvere e un dolore silenzioso nel cuore".
Il 21 giugno 2013 è mancata Regina Sironi, segretario generale di Fondazione ABIO Italia Onlus, punto di riferimento e insieme esempio di dedizione e di tenacia per tutto il Movimento ABIO, storica portavoce dei diritti dei bambini in ospedale.
L'intero Movimento ABIO, così come il mondo del volontariato e quello ospedaliero, sono stati profondamente colpiti da questo lutto. Tutti noi, che abbiamo lavorato al suo fianco in questi anni, sentiamo molto la sua mancanza. I numerosi messaggi e attestati di stima e di solidarietà che abbiamo ricevuto fanno comprendere ancora di più quanto il suo instancabile impegno e le sue capacità fossero riconosciuti ovunque.
Proseguiremo nella strada che aveva tracciato, portando avanti - insieme ai 5.000 volontari - tutti i progetti a favore dei bambini, degli adolescenti in ospedale e delle loro famiglie, che da 35 anni sono al centro del nostro lavoro.
Riportiamo di seguito il pensiero che le ha dedicato Beppe Severgnini, testimone e amico di ABIO da tanti anni.
Se n'è andata una Regina
Tutti abbiamo incontrato donne eccezionali. C'è chi ha avuto fortuna e ne ha sposato una, com'è accaduto a me. C'è chi se le è trovate in casa, a scuola, in ufficio: e troppo tardi le ha riconosciute. Perché le donne eccezionali non girano con un cartello che indica l'appartenenza alla categoria. Alcune, addirittura, lo nascondono, o non lo sanno. Altre, invece, lo sanno e lo dimostrano. Vanno bene tutte: sempre eccezionali sono.
Regina Sironi era una donna eccezionale e lo sapeva. Credo s'irritasse silenziosamente se qualcuno, lavorando con lei, non capiva che dietro i modi spicci c'era un cuore buono, una bella testa, un gran fegato. Non ha creato l'Associazione per il Bambino in Ospedale, ma ne ha fatto una macchina fenomenale, capace di portare aiuto nei reparti di pediatria di tutta Italia. Segretario Generale, credo fosse la sua carica. Ma non conta, dell'ABIO era l'anima. E l'anima non vuole galloni: però fa vivere le cose.
L'ho conosciuta, Regina Sironi, in questi anni in cui sono stato testimone per la Fondazione ABIO Italia. Quando abbiamo lavorato alla Carta dei Diritti dei Bambini e degli Adolescenti in Ospedale – una conquista, credetemi – ho capito subito con chi avevo a che fare. Capelli metallizzati, taglio militare, passo di marcia, la capacità di andare diritto al punto. Una donna morbida e dura, anche con se stessa. Un ossimoro femminile capace di magnifici risultati.
Nel volontariato circola una fantasia, solo apparentemente inoffensiva: quando si aiutano gli altri, si può essere pressapochisti, sciatti, imprecisi, basta essere buoni! Regina – nomen omen - aveva emesso il suo personale editto contro questo atteggiamento. I volontari, soprattutto in campo sanitario, devono essere responsabili, preparati, affidabili. La gentildonna pasticciona che organizza cene di gala e raccoglie fondi appartiene a un'altra epoca. E Regina, francamente, non la sopportava.
L'ABIO è un'associazione seria: forma i volontari per mesi, chiede impegni precisi, lavora con medici e infermieri, che infatti ne hanno stima. Ogni anno offre 650mila ore di volontariato in 71 ospedali italiani. L'Associazione, fondata nel 1978, non concede facilmente il proprio marchio. Regina, donna lombarda e pratica, sapeva infatti che i bambini malati - ogni anno 1.254.000 vengono ricoverati in ospedale in Italia – costituiscono una tentazione promozionale. Guai a chi provava a sfruttarli: doveva vedersela con lei.
Regina Sironi, donna eccezionale, se n'è andata il 21 giugno. Aveva 67 anni. Ho parlato più dell'ABIO che di lei perché così avrebbe voluto. E' triste, ma non c'è niente da fare: è anche emozionante guardare la scia lasciata da una grande donna. Anzi, da una Regina. L'ABIO deve solo seguirla. Serenamente, seriamente e con precisione, come ha fatto finora.
(dal "Corriere della Sera" - 27 giugno 2013)
La tragedia che ha colpito l'Abruzzo il 6 aprile 2009 ha coinvolto tutto il Movimento ABIO: fin da subito vi è stata una grande solidarietà, verso la popolazione abruzzese e in particolare verso i volontari di ABIO L'Aquila, che hanno vissuto in prima persona il terremoto.
Nello stesso anno, Fondazione ABIO Italia e P&G si sono unite per il rinnovo del reparto di pediatria dell'Ospedale San Salvatore dell'Aquila attraverso la realizzazione di una nuova sala gioco per i piccoli degenti, un nuovo arredo del reparto pediatrico a misura di bambino e la decorazione di tutte le aree.
Missione Bontà per l'Ospedale dell'Aquila risponde pienamente agli obiettivi di ABIO, che dal 1978 opera per far sì che l'ospedale diventi sempre più un luogo dove bambini e adolescenti possano essere non solo curati in modo efficace e competente, ma anche accolti e considerati per i loro bisogni affettivi ed emotivi. Grazie ai contributi fino ad ora ricevuti e alle donazioni che verranno effettuate fino al temine della Campagna, i volontari di ABIO L'Aquila potranno continuare ad operare in un ambiente a misura di bambino.
Il progetto è stato promosso attraverso uno spot tv sulle reti nazionali, la distribuzione in store di cartoline e bollettini postali, comunicazioni dedicate sulla rivista Desideri di P&G, il tutto attraverso il supporto di 14 Grandi Marche P&G. L'iniziativa gode inoltre del patrocinio di Mediafriends Onlus, grazie al quale è ora in onda una campagna di comunicazione, realizzata per l'occasione, sulle reti Mediaset e sul proprio sito internet al fine di promuovere ulteriormente la raccolta fondi.